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Il Villaggio morandiano

Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, all'espansione e diversificazione dell'attività della Bombrini Parodi Delfino e della Società Calce e Cementi si accompagnò un'analoga sorte per quella che si avviava a diventare a tutti gli effetti una cittadina. Tale e tanta fu l'importanza riconosciuta al villaggio che nel 1935 fu costituito il Comune di Colleferro.

Negli anni fra il 1935 e il 1937 si realizzò il nuovo villaggio progettato da Riccardo Morandi, di architettura tipicamente razionalista. La collocazione delle piccole case a schiera che seguono l'andamento della collina fa sì che nella pianta di Colleferro sia molto evidente la sua curiosa forma a spirale.

Il cosiddetto Villaggio Nuovo (per distinguerlo dal primo nucleo, ora detto Villaggio Vecchio) ha conservato la struttura urbanistica delle origini. La zona strettamente abitativa circonda quella della vita amministrativa e sociale, centro della quale è Piazza Italia, sede del Comune.

Nei pressi della piazza sono presenti tutti gli edifici relativi ai servizi: caserme delle varie Forze dell'Ordine, scuole, mercato coperto, Ufficio d'Igiene (attualmente occupato dalla Biblioteca Comunale), e così via. Uno degli edifici più caratteristici è la chiesa di S. Barbara, ideale erede del tempietto del Villaggio Vecchio, inaugurata nel 1937.

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